Spafid, la fiduciaria storica del Gruppo Mediobanca, apre le porte alle imprese del Triveneto per dialogare sul futuro del mercato
Verona, 28 giugno 2016 - Quali sono i fattori che fanno del vino un asset efficiente? Quanto sono correlati il ritorno sugli investimenti e la dimensione familiare dell’impresa vinicola? Come comunicare la varietà di etichette ed evitare l’eccessiva frammentazione dell’offerta? Come gestire al meglio l’esportazione e l’internazionalizzazione?
Per rispondere a questi e altri interrogativi Spafid, fiduciaria storica del Gruppo Mediobanca che da sempre cura l’amministrazione dei patrimoni familiari e accompagna le scelte strategiche degli imprenditori, ha promosso il dibattito “Le imprese del vino: tra patrimonio familiare e impresa internazionale”.
In occasione infatti della nuova apertura della filiale veronese Spafid ha voluto testimoniare il proprio affiancamento ad un comparto che unisce impresa e patrimonio, portando il contributo congiunto del Gruppo Mediobanca attraverso gli studi sul settore di Gabriele Barbaresco, responsabile dell’Area Studi Mediobanca e Amministratore Delegato di R&S.
In linea con la propria vocazione di polo di servizi integrato ha coinvolto sia i professionisti che seguono le famiglie imprenditoriali come Mercanti Dorio e Associati, storico studio veronese che opera nei settori del diritto societario commerciale e dell’economia dell’impresa, sia gli enti locali, rappresentati da Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
Partendo dall’analisi della dimensione commerciale del mercato italiano ed in particolare del suo export, durante il convegno sono state quindi presentate le aspettative sulle vendite 2016, evidenziando le maggiori criticità delle società vitivinicole - tra cui la forte dipendenza dal canale GDO, la frammentazione delle etichette e delle denominazioni, il processo di digitalizzazione in fase ancora embrionale e la minima presenza di propri canali distributivi.
Successivamente si sono valutate le dimensioni reddituali e patrimoniali, che hanno permesso di identificare 4 macrocategorie del vino (Coop e Non, Spumanti e Non) per le quali sono state evidenziate le peculiarità venete in relazione ai principali indicatori economici. In conclusione non sono mancati i suggerimenti per migliorare i dati di performance, valorizzare il passaggio generazionale e minimizzare il peso familiare.
Il convegno è solo il primo di un ciclo di incontri che saranno realizzati dalla piattaforma fiduciaria per rispondere alle specifiche esigenze delle locali realtà imprenditoriali e familiari.